IL CORPUS, GIORNO DI GIOIA E DI DONAZIONE
di Giuseppe Chirico
Domenica 14 giugno 2009. E’ la domenica del CORPUS DOMINI. In questa domenica si festeggia il Corpo e Sangue di Cristo. Ma un altro motivo rende speciale questa ricorrenza annuale ed è il fatto che si compie un atto d’amore e di fratellanza: la donazione del sangue. Il salone parrocchiale, adiacente alla chiesa madre, ritrovo serale consueto dei nostri giovani, nel giorno del CORPUS si trasforma. Di solito entrando si trovano: tavoli da gioco, calcio balilla, tavoli da lavoro … ma in questo giorno, entrando dalla porta laterale si trovano sin dal primo mattino i volontari dell’associazione AVIS, che dispongono i donatori che arrivano, e si occupano dell’organizzazione, per far si che, durante la giornata, tutto vada in regola. Poco più tardi arriva il personale medico, paramedico e tecnico del centro trasfusionale dell’ospedale “Perrino” di Brindisi per dare inizio alla donazione di sangue. Tra i vari separé, disposti in modo ordinato nella grande sala, si notano i sette lettini che accoglieranno i donatori. Appena inizia la donazione, il salone è un via vai di gente. Ci sono visi prima un po’ tesi, poi sorridenti. È bello notare, alla fine della giornata, che ben 81 donatori hanno offerto la loro disponibilità per chi è in necessità. Su 81 persone, per motivi legali e sanitari, solo 59 hanno potuto donare. Va rivolto comunque a loro un grazie doveroso, perché erano pronti a donarsi al prossimo. La confraternita del Santissimo Sacramento promuove dal 1990 questo gesto generoso, nel giorno della sua festa, nel giorno del CORPUS. Il sentimento comune di ogni donatore alla fine di domenica era uno solo: avere il cuore pieno di gioia per essersi donato ad un suo fratello e aver compiuto un atto di grande bontà. Tra le prime persone, giunte per l’occasione, c’era don Fabio, che, mettendosi in fila tra i donatori, sembra aver “sigillato” con questo gesto, il ricordo anniversario della sua ordinazione, che ricorre proprio il 14 giugno. Dietro di lui, il priore della confraternita Gino Errico.
Il Corpus è una vera festa di popolo. Questa festa appartiene ad ognuno di noi! Lo si notava dal fatto che la piazza della basilica era stracolma di gente. Gente venuta da ogni dove per vedere il Santissimo Sacramento uscire dalla sua casa tra grandi onori e percorrere le strade antiche del paese, tra altarini meravigliosi e tradizioni immortali in solenne processione … quelle strade che hanno bisogno della sua presenza, della sua luce. Era meraviglioso vedere questo lunghissimo corteo tutto colorato e impreziosito dai membri delle confraternite, dai religiosi, dai bambini di prima Comunione, dalle autorità civili, nonché il sig. Sindaco, dagli assessori, dai chierichetti che dondolando i campanelli sembravano dire alla gente: sta passando CRISTO, aprite il cuore! Poi c’erano tutti i sacerdoti di San Vito, ed infine sotto al grande baldacchino dorato: l‘OSTIA DIVINA. Tutti in processione, tutti uniti dal più piccolo al più al grande, tutti per la presenza del Corpo di CRISTO nell’ostensorio splendente. Tra preghiere e melodie della banda del paese, tra petali di fiori profumati che scendevano ad accarezzare il Santissimo e l’incenso che saliva al Cielo, tutto era un grande atto di fede nella presenza reale del Signore nel Pane Consacrato. Una vera festa colma di emozioni, di pensieri, di invocazioni, colma d’amore perché Cristo è Amore … così come il gesto di donazione che tanti hanno compiuto con semplicità nei locali della chiesa madre è amore. Cristo ci insegna questo: ci dice di avere fede per confidare in lui, ci dice di avere speranza per trovare forza in lui, ci dice di avere carità per vivere come lui, per questo motivo il gesto della donazione del sangue diventa un valore, un valore indelebile scritto nel nostro cuore specialmente nella festa del Signore, nella festa del CORPUS DOMINI.