L'ARCIPRETE PASSANTE A QUARANT'ANNI DALLA MORTE
di Vincenzo Amati
A quarant’anni dalla morte si rinnova il ricordo di uno dei personaggi più carismatici della San Vito di ieri: si tratta dell’Arciprete mons. Francesco Passante, nato a San Vito dei Normanni nel 1881 e ivi defunto il 10 gennaio 1969. Semplice e dimesso nella persona, ma grande per il prestigio e la rispettabilità che aveva tra i suoi concittadini, dedicò la sua vita alla missione apostolica e all’attività culturale. Fu onorato con i vari gradi di prelato pontificio, ma per tutti rimase sempre l’ “Arciprete”. Fu pastore di anime, educatore, uomo di cultura (peraltro fu anche Preside del Ginnasio di San Vito dei Normanni), ma soprattutto fu “sanvitese”. Amante delle proprie radici, preferì compiere il lungo percorso quasi cinquantennale di Arciprete della propria terra, rifiutando di procedere nella sua carriera ecclesiastica. Ancora oggi è così vivo il suo ricordo da essere giunta la sua figura a quelle generazioni che non lo hanno conosciuto. Sentiamo ancora parlare di lui, del suo operato e del lutto che toccò profondamente tutta la città in quel lontano 1969.
Per commemorarlo in occasione di questo anniversario sono in programma diverse iniziative, curate dalla Parrocchia di S. Maria della Vittoria in collaborazione con le Oblate Benedettine e con il patrocinio della Civica Amministrazione. Tra queste una mostra documentaria nella Basilica di S. Maria della Vittoria, a cura di Mimino Zaccaria e due conferenze: una il 15 gennaio, tenuta dall’Arcivescovo emerito mons. Settimio Todisco nel salone parrocchiale in merito alla sua attività pastorale; un’altra il 16 febbraio presso la biblioteca delle Oblate Benedettine a cura del prof. Giuseppe Cecere senior sulla sua attività culturale ed educativa. Durante l’estate, infine, è prevista la presentazione di un volume su mons. Passante a cura dell’Amministrazione Comunale.
Le varie iniziative sonbo state precedute dalla celebrazione di suffragio presieduta dall’arcivescovo mons. Talucci, sabato 10 gennaio, in chiesa madre, proprio nell’anniversario della scomparsa di mons. Passante. Al termine della celebrazione, tutti i presenti si sono recati presso la Cappella di S.Vito martire. L’Arcivescovo si è raccolto in preghiera davanti alla nuova lapide che chiude la botola d’accesso alla cripta nella quale riposano le spoglie mortali dell’Arciprete, assieme a quelle degli altri antichi sacerdoti sanvitesi. Quindi, gli hanno reso omaggio l’attuale arciprete parroco don Fabio Ciollaro (che in un significativo intervento all’inizio della Messa aveva elogiato questo suo illustre predecessore), il Sindaco avv. Antonello Trizza, le Suore Oblate Benedettine di San Vito, la Confraternita di S. Vito (intervenuta ufficialmente con il suo abito corale) e tutti i fedeli presenti.
Nei giorni scorsi, in occasione della collocazione della nuova lapide, ho avuto modo di scendere nella cripta e ho fotografato la cassetta con le ossa del defunto che furono lì traslate dal cimitero comunale nel 1991. Realizzare questa immagine è stata per me un occasione unica per poter rendere omaggio così da vicino a questa carismatica e importante figura del nostro passato. Occorre ricordare, infatti, che nella nostra chiesa madre e in tutte le chiese più antiche del nostro paese vi sono delle cripte che non rappresentano semplicemente una risorsa “archeologica” ma sono custodi dei resti dei nostri antenati, di coloro con i quali abbiamo un patto da rispettare: non distruggere ciò che ci hanno lasciato ma preservarlo, migliorarlo e consegnarlo a chi verrà dopo di noi. Entrando nelle nostre chiese ricordiamoci dei nostri cari che riposano sotto di noi, di quelli che sono nel cimitero comunale, e non dimentichiamo mai di rivolgere una preghiera anche per loro. Anche con mons. Passante abbiamo lo stesso patto da rispettare. Egli merita in modo speciale la nostra preghiera e il nostro ricordo.